Cavallo blu selinunteo fatto con Berto
Un anno fa, il 18 novembre 2022, moriva un amico, un grande artista, allievo prediletto d Tono: Gianpaolo Berto.
Berto era nato a Adria il 26 novembre 1940, espone a Rovigo a soli quindici anni, e a Rovigo studia con Prudenziato e Breseghello, fa amicizia con Gabbris Ferrari. L'incontro con i maestri Zancanaro e Levi è folgorante e costituisce il trampolino di lancio di questo eclettico artista nel mondo della pittura contemporanea italiana. Pur essendo stato tra i pochissimi ammessi allo studio di De Chirico (ma anche di Guttuso e Picasso), e aver esposto in prestigiose gallerie e musei, Berto si è sempre esentato dall'apparire nelle vetrine del grande mercato dell'arte, prediligendo il contatto, in chiave anti-elitaria, con le cerchie di pubblico più genuino: allievi, gente semplice, artisti e intellettuali che conducono la propria ricerca con rigore a autonomia rispetto a mode e correnti. Ciò non significa che la sua pittura sia avulsa dal contesto dell'arte contemporanea. Anzi, la caratteristica appropriazione del pittore della realtà che lo circonda e alle forme in evoluzione della pittura, in Berto è esplicita e, come spesso accade nell'arte, vaticinatoria.
Lo ricordiamo oggi con questa litografia realizzata a quattro mani da Tono e Gianpaolo, di grande formato, ha al centro il cavallo blu fatto da Berto, circondato dalle metope di Tono che iscrivono le sue caratteristiche figure femminili: omaggio all'amata terra siciliana ed in particolare all'antica colonia greca di Selinunte.
Cavallo blu selinunteo fatto con Berto, litografia del 1968, dim. mm 720 x 1010