medico, umanista, profondo conoscitore del mondo classico, fu per Tono molto più di una guida. Fin dagli inizi Rubinato intuì le potenzialità del giovane, e lo indirizzò verso letture adeguate, spingendolo anche nella ricerca di tecniche nuove, al fine di trovare la strada più appropriata. Seguì Tono anche da medico dall’Africa Orientale Italiana, e trovò il modo di evitargli il servizio militare quando, nel 1939, Tono fu richiamato nel Genio Ferrovieri. Previde il cammino artistico di Tono nelle sue numerose lettere, dal periodo rosaiano (v. Rosai, Ottone) alla nascita della linea pura ed all’affermazione nel campo dell’incisione. Morì suicida nel 1965, lasciando in Tono un vuoto non più riempito.
Rubinato, Giorgio (m. 1965)
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