Roma è certo, fra i paesaggi (v) urbani, la seconda città nel cuore di Tono dopo Padova (v). A Roma si reca innumerevoli volte, vi soggiorna per lunghi periodi facendosi prima ospitare presso amici, e quindi prendendo in affitto dei locali prima in Largo Cairoli, e successivamente, con il nipote Sylvano Bussotti (v), al Portico d’Ottavia. Certo anche Roma ha dei luoghi che sono particolarmente vicini al cuore di Tono, quali il Campidoglio, Piazza di Spagna, Palazzo Farnese, Campo de’ Fiori. Ma fra tutti spunta, per quantità di materiale prodotto, Piazza Navona, che è paragonabile a Prato della Valle (v) come luogo magico di incontri non solo per innamorati e soldati in libera uscita, ma per elfi e maghi, dove passare lunghissimi istanti notturni a contemplare la Fontana dei Fiumi, o a parlare con amici e compagni, primo fra tutti Gianpaolo Berto (v). Roma e Padova (v) sono indissolubili nel cuore di Tono, al punto che in molti lavori su Piazza Navona compare, di solito in alto a destra (ma non sempre) una visione di Prato della Valle, e la basilica di Santa Giustina (v) si inserisce magicamente nel perimetro della piazza, e gli alberi del Pra’ spuntano fra le fontane. Vicino a Piazza Navona esiste anche una piccola piazzetta, chiamata Piazza delle 5 Lune: da questo nome, racconta Tono, nasce l’idea di mettere non un solo Sole od una sola Luna nei suoi lavori, ma se esisteva una piazza che ne poteva contenere cinque, perché lui non poteva metterne almeno tre o quattro? O anche sette od otto? Così nascono attorno alle Brunalba (v), alle Levane (v), alle Leopardiane (v) corone di Lune nascenti e calanti, o piene, che a volte spuntano dietro le teste trasformando le immagini femminili in altrettante Brunilde.
E' possibile visitare una mostra virtuale ai lavori di Tono dedicati a Roma
Roma
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