ciclo di disegni a sfondo satirico-politico, ispirato alla celebre Villa del Principe di Palagonia a Bagheria, vicino Palermo, realizzata da padre Tomaso da Napoli verso il 1715 per il principe Francesco Ferdinando Gravina. La serie, che si sviluppa negli anni 1971 – 1972, sfrutta le possibilità di interpretazione fantastica che il palazzo ed il parco offrono. Tono coglie a modo suo lo spunto: pone all’interno dei fogli vari personaggi della vita politica e culturale degli anni ’70 con cui è in contrasto, e vi aggiunge anche alcuni membri della sua famiglia con i quali i rapporti si sono incrinati: i nomi sono mascherati ("L’è Lò" detto anche "grande"; "gran peneo" autore di quadri "a olio puro" ma anche "ad olio e aceto"; "Gigeta" o "Gigettona"; "Maria Stuarla"; "Meleto"; "Re Gasparone"; "Gioseffa il Puro"; "Nupeca "), la raffigurazione si risolve in un intreccio di natiche e seni, congressi carnali, Soli e Lune, in una mescolanza dissacrante e puntiva, dove i lineamenti dei personaggi, se pur mimetizzati, sono riconoscibili. Per maggiori informazioni vedere: GRANDE SINFONIA PALAGONESE / disegni e tecniche miste di Tono Zancanaro / testi di Angelo Dragone Giuseppe Quatriglio Lionello Puppi, schede di Luca Baldin. Palermo Albergo dei Poveri 28 Giugno – 16 Luglio 1993 / Università di Palermo Facoltà di Lettere e Filosofia / con il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Padova / a cura della Regione Siciliana Assessorato dei beni Culturali Ambientali e della Pubblica Istruzione; Corbo e Fiore, Venezia, 1993.
Mostri Palagonesi
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